Vi abbiamo già parlato di Sharad, un progetto europeo nato dall’esigenza di raccontare la situazione carceraria in diversi paesi europei che prevede di mettere al centro la radio come strumento di osservazione e narrazione, coinvolgendo direttamente operatori, detenuti, persone con percorsi penali alle spalle o che rischiano di viverli.
8 partner provenienti dall’Italia, dalla Francia, dal Portogallo e dalla Romania si sono incontrati, tra Pavia e Milano, per imparare a usare lo strumento radiofonico partendo dall’esperienza di Shareradio.
Un percorso di formazione tecnica, metodologica e sul linguaggio radiofonico che è stato soprattutto l’occasione per incontrarsi e scambiarsi punti di vista su come intervenire all’interno del mondo carcerario.
Dal radio dramma all’audio documentario, dal reportage alla radio come strumento di relazione a distanza: sono molte le possibilità offerte da un media estremamente flessibile, leggero, caldo, empatico.
Ci aspettiamo di ascoltare a breve le prime produzioni internazionali, in attesa di viaggiare in Europa per raccontarvi cosa succede dentro e fuori dalle mura delle carceri.
Per ora potete approfittare del grande entusiasmo che traspare dal breve video qui sopra.
Il progetto SHARAD gode del sostegno del programma Erasmus plus, il programma dell’Unione europea per l’Istruzione, la Formazione, la Gioventù e lo Sport 2014-2020 (Azione Chiave 2: Cooperazione tra organizzazioni e istituzioni)
