La radio amplia i miei orizzonti

Salute Mentale
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Programmazione attività invernali: “Web.Radio”… ma quale web e web? Sono una profana dell’universo digitale. Ho sempre usato il PC e Internet esclusivamente con specifico scopo lavorativo. All’età di 36 anni, l’acquisto del mio primo Smartphone risale a qualche mese fa: me lo hanno venduto difettoso (gli scherzi del destino!), e sono in attesa di sostituzione.

E poi sono stata sempre convinta che la “Rivoluzione di Internet” degli anni ’90 abbia compromesso i rapporti interpersonali autentici, il contatto diretto basato sullo scambio di sguardi e gestualità, l’interazione tra dialogo verbale e analogico, con i suoi “pro” e i suoi “contro”, allontanando gli individui mediante un’interfaccia, anziché avvicinarli.

Provo anche tristezza per le nuove generazioni, “obbligate”, dall’evolversi della società, a crescere nell’entropia e sterilità tecnologica, anziché giocare all’aria aperta, stimolando costantemente curiosità e fantasia.
“Va beh”, mi rassegno tra me e me, “proviamo questa Web-Radio!”. E arriviamo così alla prima lezione di martedì 13 settembre. L’insegnante è Nicola Mogno, che da anni si occupa di “Media Education” (video, radio, fotografia, social, Internet). Il suo sguardo intenso ed ipnotico, l’eloquio immediatamente appassionato e coinvolgente, rapiscono la mia attenzione, e improvvisamente si spalanca dinnanzi a me un nuovo mondo: i miei orizzonti si ampliano.

Egli ci spiega inizialmente che cosa sia e di che cosa si occupi una “Web-Radio”, parlandoci, in particolare, dell’emittente “Share Radio”, che si è ampliata nel tempo grazie a un pubblico sempre più affezionato e ad una frequentazione man mano più assidua del sito Internet, di Facebook e di Istagram, arrivando a contare ben 10 redazioni.

La “Web-Radio”, infatti, è un Mass Media non commerciale, con una pubblicazione on-line fruibile da Internet o da cellulare. Comprendo finalmente che tale mezzo di comunicazione virtuale possegga un’anima sociale fortemente caratterizzante, e contempli vari obbiettivi, ad esempio costruire nuove relazioni, attività, iniziative, – trattandosi di un luogo di produzione creativa – , far condividere gusti musicali diversi, dando alle persone la possibilità di ampliare i propri orizzonti e conoscenze, ed infine sia uno spazio per raccontare di sé e del gruppo.
La parte della lezione che mi ha affascinato e colpito maggiormente, prime di passare alla parte tecnica (Mixer, “strumento che rende il suono simile a un fluido”, citando una splendida metafora di Nicola, “che vi entra, lo “attraversa”, equalizzandosi, e ne esce potenziato e arricchito”; cavi; cuffie; microfoni), è stata quella dedicata alla relazione tra “Web-Radio” e salute mentale, in quanto finalità di quest’ultima è l’autonomizzazione della persona, accrescendone l’autostima, la capacità di improvvisazione, analogamente all’attività terapeutica di teatro, insegnando a valicare i propri limiti, troppo spesso preimpostati e da noi stessi profondamente radicati.

Il 10 ottobre, Share Radio parteciperà alla giornata internazionale sulla salute mentale, trasmettendo in diretta da un tram milanese interviste a gruppi eterogenei, ad esempio esperti di scrittura creativa e di musei d’arte e non…sarebbe interessante che la redazione “Scaccomatto” (giornalino prodotto dal Centro Diurno Stella Polare di Monza – ndr) partecipasse a questo singolare evento in prima persona.

Mi accingo quindi ad iniziare questa nuova esperienza presso “Stellapolare”, con le mie perplessità  e limitazioni dal punto di vista tecnologico e informatico, ma con grande curiosità ed entusiasmo.

Monica, 14/09/2016

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