Giovani e partecipazione da Milano all’Europa

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Shareradio
Media education
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Mercoledì 8 giugno abbiamo festeggiato la fine della scuola nel cortile di via Borsieri 12, condominio MM che ospita il nostro studio, ma soprattutto abbiamo celebrato insieme l’enorme valore dell’impegno dei giovani tra produzione artistica, volontariato, cittadinanza attiva.

Nonostante la pioggia ci hanno raggiunto giovani, giovanissimi e la rete di singoli e organizzazioni che collaborano con la radio per raccontare la città e le proprie attività. Ne abbiamo approfittato per una diretta che raccontasse progetti, protagonisti e sviluppi.

Abbiamo aperto la diretta con la presidente del Municipio 9 Anita Pirovano che ci ha aiutato a fare il punto sulle proposte e le possibilità per i giovani in quartiere e nel Municipio, che vanta una assessora alle politiche giovanili, oltre che Parità di genere, Sport, Quartieri popolari, Comunicazione istituzionale, CAM e CAG, di soli 23 anni. Tiziana Elli che è stata anche speaker di Radio Statale e che non vediamo l’ora di invitare in studio per darla in pasto ai nostri giovanissimi redattori.

Abbiamo poi raccontato uno dei progetti che più ci ha entusiasmato della stagione appena passata. Il progetto è nato dalla collaborazione con Fondazione PuntoSud e lo abbiamo presentato insieme a Daniele Saibene. SOS 2030 – sostenibilità sonora: diversi studentə del Liceo Scientifico e Linguistico “G. Marconi” di Milano e ITIS S. Cannizzaro di Rho (MI) si sono incontrati negli ultimi mesi nella nostra sede di via Borsieri per progettare una docufiction radiofonica (andrà in onda a Radio Popolare “La pillola va giù” lunedì 13 alle 22.00); ragazzə del Punto Luce Quarto Oggiaro, ormai noti come Voci della zona hanno raccolto voci tra Milano, l’eco villaggio di Granara e diversi paesi africani; giovanissimə studentə della scuola secondaria di primo grado IC Sabin di Segrate hanno realizzato uno spot video (lo potete vedere qui sopra); sempre dall’ITIS Cannizzaro di Rho sono inoltre arrivate tantissime proposte di poster per promuovere un approccio più attento al cambiamento climatico (le potete ammirare qui sotto).

Abbiamo proseguito dando spazio a Officine Rousseau: Giulia ci ha raccontato come un gruppo di giovani abbiano ripreso in mano la storica esperienza dei Centri Rousseau nati nel ’68 e che ancora oggi porta ragazze e ragazzi in vacanza proponendo un metodo libertario. Nelle esperienze Rousseau le attività favoriscono la crescita di bambinə e ragazzə in una dimensione di gruppo, attraverso un percorso educativo che dai 6 anni giunge alla maggiore età e che si svolge tramite le vacanze estive ed invernali e le attività continuative durante l’anno. Questo percorso si conclude per molti nel diventare a propria volta educatori Rousseau. Le attività che vengono organizzate mirano alla creazione di un grande gruppo gestito con modalità antiautoritarie e all’accettazione della diversità come arricchimento reciproco. L’animazione e il divertimento sono al centro dell’azione pedagogica, insieme alla gestione collettiva delle incombenze che permettono la vita della comunità e la partecipazione attiva alle decisioni del gruppo. Grazie a queste esperienze, bambini/e e ragazzi/e hanno la possibilità di sperimentarsi e di divertirsi insieme ai propri coetanei e coetanee, sviluppando autonomia, responsabilità e senso critico.

Dall’Italia all’Europa siamo passati a raccontare due progetti che ci vedono impegnati anche fuori dai confini nazionali.

Sharad è un progetto europeo nato dall’esigenza di raccontare la situazione carceraria in diversi paesi europei che prevede di mettere al centro la radio come strumento di osservazione e narrazione, coinvolgendo direttamente operatori, detenuti, persone con percorsi penali alle spalle o che rischiano di viverli. Il progetto gode del sostegno del programma Erasmus plus, il programma dell’Unione europea per l’Istruzione, la Formazione, la Gioventù e lo Sport 2014-2020 (Azione Chiave 2: Cooperazione tra organizzazioni e istituzioni).

Ne abbiamo parlato con Marco Bianciardi di Gli amici della Mongolfiera, che all’interno del carcere sta costruendo una fiction radiofonica partendo dal lavoro su un testo teatrale. Siamo tutti ansiosi di ascoltarlo!

Podcast for inclusion è invece un progetto che promuoverà nel prossimo autunno corsi di radio giornalismo rivolti a persone con esperienze migratorie, ci stiamo lavorando con partner dalla Francia (Radio Kalon) e Malta (African Media Association Malta). Ne abbiamo parlato con Antoine di Radio Kalon per raccontare a che punto siamo arrivati nella preparazione del corso e nella relazione con gli stakeholder locali e internazionali.

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