People: diversamente uguali

Cultura metropolitana
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Il giorno sabato 2 marzo 2019 abbiamo partecipato a Milano alla manifestazione “People – Prima le persone” contro il razzismo e contro le varie disuguaglianze, promossa dalle tre sigle sindacali CGIL, CISL, UIL, che si è snodata tra le vie di Corso Venezia, via Palestro, il quadrilatero della moda, fino a raggiungere Piazza Duomo. All’evento hanno partecipato 250.000 persone ed ha avuto un’impronta antifascista, ma non politica. Erano presenti diverse bandiere, in rappresentanza di associazioni umanitarie e civiche, come Acli, Emergency, Legambiente, UNICEF, Slow Food, Amnesty International, Action Aid, ed associazioni contro le discriminazioni religiose.
Questa manifestazione ha raggiunto lo scopo di ridurre le distanze tra persone di diverse culture e provenienza e mitigare gli stereotipi radicati nel nostro modo di pensare. Si è respirato un grande senso di condivisione. La presenza della bandiera dell’Europa ha trasmesso un senso di appartenenza che supera l’idea di nazionalismo.
Mentre procedevamo in corteo, tante altre persone erano ai lati, facevano fotografie e ci guardavano, e l’impressione era quella di non essere affatto giudicati, ma di essere parte di un unico grande gruppo che condivide, vuole e reclama le stesse idee di uguaglianza.
Infine, a nostro giudizio, partecipare a manifestazioni di questo tipo non significa rinunciare alla propria identità, tantomeno abbracciare un’ideologia politica.
Abbiamo deciso di mantenere tutte le interviste nella loro forma originaria, perché cariche di significato.

Uguali come colori

Siamo tutti uguali, con un unico pensiero.
Non esiste Giallo, Blu, Verde, Rosso o Nero.
Siamo un unico colore,
omogeneo ma
con le nostre sfumature.
Vorrei vedere
un unico colore,
dentro questo nostro arcobaleno.
Vorrei un mondo senza razzismo
perché
il razzismo è figlio dell’ignoranza.

Giulia

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