IL TRENO DELLA MEMORIA

Cultura metropolitana
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…in viaggio verso Auschwitz

8-15 Marzo 2015
Intervista ai ragazzi e a un educatore

La memoria è determinante. È determinante perché io sono ricco di memorie e l’uomo che non ha memoria è un pover’uomo, perché essa dovrebbe arricchire la vita, dar diritto, far fare dei confronti, dar la possibilità di pensare ad errori o cose giuste fatte. Non si tratta di un esame di coscienza, ma di qualche cosa che va al di là, perché con la memoria si possono fare dei bilanci, delle considerazioni, delle scelte, perché credo che uno scrittore, un poeta, uno scienziato, un lettore, un agricoltore, un uomo, uno che non ha memoria è un pover’uomo. Non si tratta diricordare la scadenza di una data, ma qualche cosa di più, che dà molto valore alla vita.! (Mario Rigoni Stern)

E’ un semplice viaggio, come se fosse una gita scolastica? No, è molto di più..
Il treno della Memoria è partito il 27 gennaio del 2005 a Torino.
Che cos’è?  E’ un pellegrinaggio laico, uno spazio di conoscenza, un viaggio nella storia e nella memoria attraverso un percorso educativo che comincia a novembre e si conclude in primavera e riassumibile in tre parole chiave: Storia, Memoria e Impegno

Fino a oggi ha portato a visitare i campi di Auschwitz e Birkenau circa 22 .000 ragazzi da diverse regioni d’Italia, di età compresa fra i 17 e i 25 anni. In questi anni il Treno ha lavorato con oltre 12 regioni, 20 province e 100 comuni.

Noi siamo dei ragazzi che frequentano il liceo delle scienze umane opzione economico sociale (LES) e stiamo effettuando uno stage al CDE Olmi presso Shareradio. Oltre alle varie attività svolte, abbiamo avuto modo di intervistare uno degli educatori e alcuni ragazzi del Cde Creta che parteciperanno al progetto “il Treno della Memoria”.

Chiacchierando con loro, abbiamo capito che è un’occasione importante per i ragazzi vivere concretamente questa esperienza spesso recepita come lontana e anacronistica ma che in realtà c’entra ancora con noi e la nostra libertà di scegliere di essere umani.
Non ci resta che augurare ai nostri coetanei un buon viaggio che sarà, sicuramente, pieno di emozioni e riflessioni ma soprattutto Memoria.

Intervista viaggio della memoria by Shareradio on Mixcloud

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