Friday night made in China

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Marta dal futuro
Cultura metropolitana
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[tratto dal blog di Marta – www.lookymarta.blogspot.com]

Feeling good – Muse

Finisci la lezione, corri a far la spesa, prendi il lucchetto per la bici (non si sa mai), ti hanno dato il tuo primo stipendio, stasera si esce, vado al ristorante ma si, quasi quasi torno in quello in cui ero stata con Shi Yu, adesso gli scrivo e mi faccio dare l’indirizzo, aspetta mi è arrivato un messaggio su wechat “Stasera andiamo in un club, un tizio che conosciamo presenta la sua nuova collezione di occhiali.Vieni?”.

E’ venerdì. Ovvio che ci vengo! Come potrei perdermi la notte di Shijazhuang? E poi devo raccontarla a Shareradio!!!

 

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Giuro che con tutta la fantasia di cui sono capace non sarei mai riuscita a mettere insieme nella stessa serata tutto quello che ho visto.
Si perchè qui è tutto un gran mix e ovviamente lo è anche nell’ambito della vita notturna. Arriviamo col taxi al club e facciamo il nostro ingresso su un tappeto rosso. Dei tizi in camicia bianca con auricolare sono alle estremità del tappeto, sembravano un re-mix (appunto) tra guardie del corpo e camerieri. All’ingresso i controlli tipo aereoporto, per cui fai passare la borsa nel metal detector,  fatti perquisire e poi dopo averti controllato, contato e squadrato puoi finalmente entrare.
Il club è bello, molto anni 80, luci stroboscopiche di diversi colori, musica a palla, privè. Tutta incuriosita mi guardo intorno. Finisco subito nel tavolo degli stranieri (i locali fanno un pò a gara per avere gli stranieri, perchè fa figo a quanto pare), una ragazza ci fa accomodare, ci porta da bere, ci chiede se stiamo bene, insomma abbiamo il nostro posto il nostro bicchiere e una serata bizzarra da vivere. Mi accorgo subito che tra gli stranieri sono l’ultima arrivata da come mi guardo intorno e da quanta voglia ho di farmi i giri nel locale per curiosare, vedere e capire a quale evento sia capitata.
Per me stava accadendo qualcosa di unico.
Si insomma, tra le mille e mille serate vissute nei miei ultimi ventanni per la prima volta nella stessa sera ho: ballato sulle basi di infiniti dj che duravano il tempo di due basi a testa, assistito a un karaoke come se fosse un concerto di vasco a san siro, a un live di più cantanti, ad interviste fatte con tanto di telecamere, a una sfilata con tanto di modelle e modelli che davano la mano al pubblico come se fossero i top one di postalmarket, a un’asta (si, giuro un’asta), ho bevuto the allungati allo spumante, rifiutato rose luminose dalle venditrici del locale, avvistato peluche giganti seduti qua e là sulle poltrone del club e quando ho finalmente alzato la testa ho visto simpatiche gabbiette titti style con dentro dei libri. Avrei voluto chiedermi: ma perchè?
Invece appena ho scelto di non farmi domande, si abbassano le luci e i camerieri in processione con alti candelabri battono il perimetro del locale accompagnando come fosse una reliquia preziosa una bottiglia di champagne. Questo stacchetto l’hanno ripetuto per almeno tre volte nella serata.
“Portatemi subito il fottuto genio che ha ideato questa serata!” ho urlato in stile regina di cuori. Nessuno però mi ha capita.
Allora mi sono messa a ballare.
Alla prossima amici di Shareradio!
Stay tuned…

 

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